martedì 12 febbraio 2013

USARE LA LIM

Alcune colleghe mi hanno chiesto come usare la Lim in classe. Prima di vedere i siti che permettono di scaricare alcune UDA(nel gergo della LIM flipchart),mi sembra interessante leggere queste riflessioni sull'uso e le potenzialità della LIM.

(da F. Zambotti, Per un uso metodologicamente consapevole e inclusivo della LIM, «Difficoltà di apprendimento», vol. 16, n. 2, pp. 211-220)
 Prima parte
Che si tratti di utilizzare video, filmati o materiali didattici costruiti ad hoc con i software della lavagna è importante non dimenticare i principi della comunicazione multimediale e l’esistenza di specifici limiti nel sistema cognitivo umano. Utilizzare in maniera impropria la multimedialità, come pure privilegiare risorse caratterizzate da un’elevata interattività, può portare a un coinvolgimento tanto temporaneo quanto effimero. Per rendere produttivo il lavoro cognitivo dello studente è necessario scegliere con cura le immagini, le parole e i modi di presentare i concetti affinché il carico cognitivo sia indirizzato alla comprensione di ciò che è al centro dell’obiettivo conoscitivo, invece che distratto o artificiosamente aggravato. Una risorsa anche semplice, se gestita correttamente, può fornire significativi risultati laddove, invece, la sovrabbondanza di stimoli potrebbe addirittura pregiudicare l’apprendimento.
 Analogamente,nei ritmi e nelle modalità espositive è necessario che l’insegnante faccia attenzione  affinché questa tecnologia possa apportare valore aggiunto; questo sta proprio nella capacità dell’insegnante di integrare con naturalezza tre componenti: la padronanza tecnologica, i contenuti e la competenza delle modalità utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non esistono rapporti deterministici tra tecnologie e apprendimento: in taluni contesti le tecnologie risultano «inconsistenti», in altri persino fuorvianti o dispersive, in altri invece possono offrire delle opportunità per facilitare determinati apprendimenti. È il contesto educativo che deve sviluppare la capacità di afferrare le potenzialità «del mezzo» e trasporle in maniera da renderle utili al perseguimento degli obiettivi di apprendimento.
La LIM è un’opportunità e una sfida per i docenti.perché permette di gestire il lavoro in aula in maniera più efficiente; consente di mettere Un’ opportunità a disposizione degli alunni : materiali didattici multimediali e interattivi, che attivano le competenze proprie e degli allievi, utilizzando innumerevoli fonti e risorse digitali.
È una sfida perché costringe a far entrare nella scuola l’uso di linguaggi nuovi e nuove risorse per rendere ancora più efficace l’azione di insegnamento, provando nuove soluzioni, sbagliando, modificando setting già utilizzati, mettendosi in gioco insieme agli studenti. 



 La LIM è una risorsa nelle mani degli studenti. Alla LIM ci si va individualmente, in piccolo o in grande gruppo, per elaborare una consegna, per azzardare ipotesi o per tirare le fila di fasi di lavoro svolte in maniera cooperativa al banco, ai computer o nei laboratori di informatica. Alla lavagna non si va più solo per l’interrogazione: ci si va per mettere in gioco le proprie abilità e le proprie conoscenze, anche informatiche, per condividerle con i compagni e con i docenti, per aiutare e per raggiungere gli obiettivi prefissati. Se gli studenti diventano il pubblico, gli spettatori di quanto accade sulla LIM, avremo sprecato ancora una volta la possibilità di innovare la didattica.
La LIM è un ambiente di apprendimento. È uno spazio dinamico che si apre verso il Web, ma che, allo stesso tempo, si amplia verso la classe, i banchi e le pareti. Uno spazio in cui ci si muove, si ragiona e si fa scuola, si insegna e si apprende insieme, ciascuno secondo le proprie risorse e i propri limiti. Con la LIM in classe si incentivano processi di apprendimento che vanno dal lavoro al banco al lavoro alla lavagna, fino al lavoro a casa, facendo rimbalzare gli stimoli avanti e indietro, in modo che acquistino man mano significato. La LIM non cancella tutte le altre tecnologie e risorse, anche le più tradizionali, ma le integra in uno spazio comune di lavoro a disposizione della classe.
La LIM è al servizio di chi ha curiosità e passione. La LIM è straordinariamente potente nel far nascere e soddisfare curiosità tra gli studenti, a patto che li si lasci liberi di indagare e sperimentare, mettendoli al centro del processo di apprendimento.
La LIM è una scelta d’uso che ogni insegnante decide di fare, in un modo individualizzato. Nessuno costringe un insegnante a usare la LIM, piuttosto che altre risorse o altri strumenti. Non esiste un unico modo positivo di utilizzarla, ma, come tutte le risorse, è necessario trovare la propria modalità per renderne efficace l’uso in classe. 
Ciascuno di noi ha una propria storia, un proprio bagaglio di esperienze professionali e di competenze, ma anche un proprio modo di stare in classe, di interloquire con gli studenti e con i contenuti disciplinari. Non bisogna pensare che la LIM sia estranea a tutto questo. È necessario trovare le applicazioni e le funzioni che si ritengono più utili per i propri scopi, iniziare a usarle e lasciare stare le altre. Non bisogna pensare di rivoluzionare completamente il proprio modo di stare in classe, solo grazie alla LIM, dall’oggi al domani. Probabilmente non ne saremmo capaci, non lo vorremmo nemmeno e gli studenti ne sarebbero disorientati. È necessario iniziare pian piano provando le cose che sembrano più semplici e adatte e non esagerare con i tempi; non è necessario usare sempre la LIM in ogni lezione. Cerchiamo di usarla quando serve e iniziamo ad aggiungere cose nuove solo quando ci sentiamo sicuri delle prime.

Nessun commento:

Posta un commento