La LIM è l’ideale per la
didattica cooperativa. Se
si vogliono sfruttare sul serio le potenzialità della LIM, è necessario fare
uno sforzo e iniziare a proporre lavori in piccolo gruppo. Assegnare a ciascun
gruppo un compito, oppure dare a tutti la stessa consegna. Una delle principali
funzioni della LIM è proprio la gestione del lavoro in gruppo e la
possibilità di lavorare a vari livelli, con vari materiali e con vari canali
comunicativi. Non bisognerà aspettarsi subito grandi risultati. Lavorare
insieme è molto più difficile che lavorare da soli e sarà necessario
imparare a gestire molto meglio la situazione in classe. La LIM darà una mano,
ma l’esperienza dell’insegnante e degli alunni conterà molto di più. Il
lavorare in gruppo deve essere un’abitudine costante. Se lo si
propone una volta a semestre, grandi vantaggi non ne ricaveranno né l’insegnante né gli studenti. Quando si lavora in gruppi si
deve far nominare a ciascuno di essi un portavoce che riporti sulla LIM le
diverse fasi del lavoro e organizzare prima gli spazi sulle pagine alla
lavagna, in modo che ci sia ordine e che sia immediatamente percepibile quale
gruppo ha fatto che cosa.
La LIM è l’ideale per la
didattica metacognitiva.
Sotto molti aspetti il lavoro in classe con la LIM permette di sfruttare e
attivare i processi di riflessione e di metacognizione degli alunni. Già la
sola possibilità di avere sempre a disposizione lo storico delle fasi di
lavoro è un grande incentivo alla riflessione man mano che il lavoro procede,
così come lo è anche la possibilità di registrare l’avanzamento del lavoro. Con la LIM è più facile il
recupero delle informazioni già possedute e affrontate nel corso delle lezioni
precedenti, per poter avanzare nel lavoro, ma anche per riflettere su quanto
fatto.
Il troppo
distrae (e alla lunga annoia), il vuoto spaventa. Multimediale e interattivo
non significano tutto insieme in una pagina: mille immagini, animazioni, video,
suoni e pulsanti da cliccare. Tu ti diverti quando li crei, ma gli studenti si
annoiano mortalmente a vederli e il carico cognitivo risulterà troppo elevato
per essere retto e trasformarsi in apprendimento.
Troppa multimedialitá distrae e rende inefficace il contenuto; non mettere più
di due fonti diverse di comunicazione in una pagina (immagini, testo, audio,
video). Non mettere venti righe di testo in una presentazione di un argomento
didattico, a meno che tu non stia lavorando sull’analisi
del testo. Se vuoi dare un lungo testo scritto agli studenti,e lo visualizzi
sulla LIM suddividilo in paragrafi nelle varie pagine e fallo solo se hai
intenzione di lavorarci in qualche modo in classe. Non ti scordare che tutte le
altre tecnologie (anche il libro!) continuano a esistere dopo l’arrivo della LIM. C’è una scienza che si chiama «instructional design» che tratta tutto ciò.
P.S.Non ti vergognare di chiedere aiuto
agli studenti per risolvere problemi.
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